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Thursday 3 December 2009

Il bagno di sera

Sono in posizione distesa nella vasca. La luce è stata spenta. In compenso due lumicini, un gesto di privata umanità.. Le mie gambe emergono sinuose dall'acqua come il corpo di quei dinosauri con il collo allungato.. Il riscaldamento spento rende l'evaporazione dell'acqua ancora più intensa, la scena ancora più suggestiva. Di fronte, il tubo dell'ossigeno non si avvicina più a me, bensì è stato riappeso, in alto, in posizione di riposo: ormai non c'è più speranza. Mi hanno lasciato a morire solo, così.. L'unica cosa che mi viene in mente è di masturbarmi.. Mi immagino differente, con la pelle morbidamente lucida, attraente.. Le forme rotonde.. In mezzo a persone molto diverse da me... Spogliandomi provo un senso di vergogna misto ad eccitazione, l'eccitazione dei loro sguardi.. Il contatto dei corpi.. Il contatto dei corpi aumenta la vergogna, ma la scintilla del piacere viene presto in soccorso.. Il piacere aumenta fino a quando non provo più nessuna inibizione... Aumenta.. E aumenta.. E aumenta... E poi, dopo, non mi lascia subito, no, non mi lascia subito, piuttosto evapora, sì, il piacere, semplicemente, evapora, piano piano, come le bollicine di una bibita gassata che, dopo essere stata agitata e aperta e, per questo, subitaneamente fuoriuscita con gran fervore dal tappo, lentamente emergono dal fondo della bottiglia per esplodere dolcemente sulla superficie del mondo, il loro mondo, il non loro mondo..

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