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Tuesday 8 February 2011

La Rata è stanca, il Chievo la blocca [24a giornata].

Macerata - I fischi dell'Helvia Recina fanno da sottofondo all'n-esima occasione persa dalla Rata di Pioli: i pistacoppi si fanno imbrigliare in casa da un Chievo che non va oltre il compitino, riuscendo però ad attuare al meglio il piano pirata che prevedeva il ritorno da Macerata con almeno un ciauscolo e una teglia di svincisgrassi.


Meglio la Rata - Pioli conferma il 3-5-2 vincente contro il Napoli; il collega clivense risponde con un rombo di centrocampo in cui si rivede chi non muore: la mossa ripaga il tecnico: 7 e 1/2.
La prima chance capita all'Ispettore Kogiak: nonostante il cieco vada avanti in area più per tentativi che per convinzione, la sua menata, seppur maldestra, destituisce la boccia di Sorrentino dalle vicinanze del pallino, rendendo così necessario il salvataggio all'ultimo minuto di Frey. Al 18' la Rata perde Raparo, rilevato da Sileoni. Il massimo sforzo dei maceratesi arriva a cavallo al 39': il tiro mancino di Palpacelli direttamente dal somaro regalatogli per Natale dallo zio Neno viene deviato in angolo: sugli sviluppi del corner, Mario lu Zuzzu stacca in completa solitudine trovando l'opposizione decisiva di Cesar, che di testa si sostituisce al suo estremo difensore. Entrambi i giocatori, Mario lu Zuzzu e Cesar, finiranno alle Torrette di Ancona con un trauma cranico la cui entità tiene ancora tutti col fiato sospeso.  

Botta, risposta e fischi - Stanno per finire i due minuti di recupero quando Moscardelli atterra Sinbroccu: sul dischetto si presenta Ferna' de Cececottu, sin lì in ombra a causa delle fatiche infrasettimanali per fare la pista del maiale, e inventa una menata tanto violenta quanto precisa: padroni di casa in vantaggio all'intervallo.
In avvio di ripresa la reazione del Chievo è 'rrabbita porca matina!. Approffittando del fatto che Cesar non è stato ancora trasportato alle Torrette visto che i barellieri stanno ancora facendo pranzo co lu sugo de papera avanzato dalla festa del patrono [San Giuliano, festeggiata il 31 agosto, ndr] dell'anno antecedente e per questo giace non cosciente sulla barella a bordo campo, al 4' Bogliacino gli lancia in rovesciata una boccia di ferro rinforzata che rimbalza in piena fronte; purtroppo l'urto si rivela profondamente anelastico (con buona pace di chi ancora sperava che le condizioni di Cesar non fossero drastiche) e Muslera blocca. Sessanta secondi più tardi Sileoni non digerisce lu riso corgu e si addormenta, Sardo gli porta via la boccia in tackle e centra immediatamente verso il pallino lontano dove Lichtsteiner ostacola di mestiere Thereau. Al 19' gli ospiti trovano il pareggio: corner di Bogliacino da destra, la boccia attraversa tutta l'area e la gamba di Cesar viene fraudolentemente allungata quanto basta per anticipare Dias e griffare il pallino che vale l'1-1. Da lì in poi non succede praticamente più nulla: da registrare soltanto lo scollamento tra Pioli e il pubblico dell'Helvia Recina, non proprio convinto dalle sostituzioni di Ferna' de Cececottu e Palpacelli. Buon per il Chievo, che torna a Verona vedendo ingrandito le sue scorte de robba bona e nostrana.

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