[please redial your call (except you don't mind it or give anybody the creeps worrying about hiding that you mind it so nobody's feelings will be hurt)]

Thursday 30 June 2011

Perdono preventivo

- Allora Lollone, dovresti firmarmi questa dichiarazione, che io ho preparato, in cui si afferma che mi perdoni preventivamente qualsiasi battuta io potrei fare in futuro che vada, involontariamente, a offenderti, a causa della presunzione, che qui comunque ti confermo, dell'innocenza dello spirito con cui avrò detto l'eventuale battuta, e dell'innocenza quindi, in questa ottica, del contenuto della stessa.  

[Se ci pensate, un mondo in cui si rispettasse perfettamente la legge equivarrebbe, in maniera speculare però, o, se volete, da un punto di vista matematico io lo abbinerei al concetto di funzione inversa, a un mondo in cui ogni possibile interazione umana, intendendo con ciò le relazioni tra tutte le possibili coppie, triplette, quadruplette e così via di persone, è frizionata da una tale convenzione, ndr]

Meccanica Quantistica

È come se l'opera avesse bisogno di essere vissuta da una certa massa critica di spettatori prima di incominciare ad essere apprezzata - in realtà la mia affermazione non è giustificata in quanto mi è appena arrivato soltanto il primo apprezzamento

"ahahahahahah
grandeeee
che facce ahahahaha
sguardi da western"

e dunque ciò che sto affermando vale soltanto come speculazione - comunque, come dicevo, si tratta di spettatori indipendenti, locati in posti anche diversi, che dunque, in generale, non comunicano tra loro - ne sono sicurissimo, tantomeno a riguardo del video - eppure ho come l'impressione che ci sia in qualche modo un'accoppiamento tra le loro esperienze dell'opera, come se interferissero come onde fino a che, aggiuntasi l'ultima onda necessaria, la figura che viene a formarsi è interpretabile come un apprezzamento, con l'unica differenza che nei casi di interferenza ottica o quantistica, ciò che viene interpretato è la globalità delle onde, appunto la loro sovrapposizione, mentre nel caso degli spettatori dell'opera è solo con l'ultimo spettatore necessario che la figura  (l'apprezzamento) prende forma...  

Wednesday 29 June 2011

Mantra, mantra, mantra...

Dio è un mantra, tipo gli schiavi neri - o più semplicemente i nostri nonni contadini - che cantavano ripetutamente le loro canzoncine per allietarsi, se non addirittura per farsi forza, durante il loro duro lavoro nei campi.

Dopo questo che dire? Che Dio è morto? O che vive ancora di più, più forte di prima? Io affermo che, se non altro, almeno la concezione fideistica di Dio di una volta è sepolta e che dunque la nostra coscienza collettiva, nostra in senso di umanità se non di universo inteso come un tutto uno e intero, inseparabile in parti, sia progredita di uno livello, che sia salita di uno scalino...


Se ciò è vero, dove portano queste scale? È possibile descrivere questa dinamica in maniera quantistica? Addirittura applicare una teoria degli indici? Perchè farsi venire l'idea che ciò sia possibile? La scienza (intesa nel senso di matematica, fisica ecc., dunque nel senso di sapere uno (= coscienza ultima, nel senso in fondo alle scale, = universo uno)) come verità assoluta?