[please redial your call (except you don't mind it or give anybody the creeps worrying about hiding that you mind it so nobody's feelings will be hurt)]

Sunday 27 May 2012


Vedendo questo video il personaggio maschile mi fa pensare al figlio del gioielliere, quello impacciato e brutto, con la testa smelangolata e gli occhiali spessi... O anche a quel mio compagno d'università buono buono e ciccione... Il loro essere maldestri, timidi, soprattutto con le ragazze, e poi l'amore che finalmente sboccia anche per loro, e con ciò i loro modi di essere che vengono riconosciuti... Al passaggio successivo si ha la codificazione dei loro modi di essere, e di seguito, o piuttosto contemporaneamente, avviene l'identificazione - se non altro la comparazione - di me pubblico in (con) loro. 

Quattro


Ho fatto scoppiare una bomba. Dico sul serio, non è uno scherzo: ho preso due due, li ho sommati e poi ho chiuso gli occhi forte forte e mi son tappato le orecchie nell'attesa di vedere quanto facessero. "Bum" ha fatto dopo alcuni istanti, anche se non so bene di preciso quanto tempo sia trascorso... È stata un'attesa estenuante. Io ho fatto in tempo ad accucciarmi dietro la scrivania - per fortuna che ero solo in casa! A pensarci bene adesso, a mente fredda, le incertezze sono state immani, il mio stare lì ad aspettare, senza avere alcuna idea precisa di che cosa sarebbe accaduto, orribile, penoso.

Il risultato del mio esperimento era lì, ma io ero ancora troppo confuso per realizzare cosa fosse successo, per rendermi conto del significato della sua presenza. Poi ho fatto mente locale e le cose son tornate lentamente a vestire i loro significati normali. Ripensandoci ora, ho corso un pericolo enorme, voglio dire, la probabilità che qualcosa andasse storto non era nulla, anzi, era piuttosto significativa... E voglio dire, mettersi gratuitamente, così, su due piedi, in mano a un pericolo del genere: ma chi me l'ha fatto fare? Io sono pazzo! C'avevo tutto quanto da perdere e nulla da guadagnare! Nulla!! ... O forse qualcosa sì? Un cinque forse, o anche un cinque e mezzo sarebbe andato bene: immaginatevelo lì, un risultato diverso da quattro! Che meraviglia che sarebbe stata!! ... Poi però mi son chiesto: "Ma chi ci avrebbe creduto?" Come avrei fatto a dimostrare che era successo? In che modo avrei potuto garantire che quello che avrei affermato con tanta foga, con tanta eccitazione, incredulo me stesso, era accaduto davvero? Allora ho capito che è andata meglio così, accontentarsi che nella realtà due più due faccia sempre quattro, lasciando la libertà a certi prodigi di accadere soltanto nei sogni!

Tuesday 22 May 2012

Exam questions


1) What are the design requirements a small (P < 50 kW) wind turbine (WT) should comply to?

A small WT is required to comply to the requirements specified in the "IEC 61400 - 2: Wind turbines - Part 2: Requirements for small wind turbines" standards, where the design requirements a small WT should comply to are estabilished.

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2) What is a Type Certification useful for?


A Type Certification confirms that a WT type has been designed in conformity with  the design assumptions.

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3) What is a Certification of Type Certification useful for?

A Certification of Type Certification confirms that a Type Certification has been issued by a Certification Body in conformity with the requirements specified in that standard where the requirements a Type Certification should comply to are estabilished.

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4) What is a Certification of Certification of Type Certification useful for?

A Certification of Certification of Type Certification confirms that a Certification of Type Certification has been issued by a Certification of Certification Body in conformity with the requirements specified in that standard where the requirements a Certification of Type Certification should comply to are estabilished.

Friday 18 May 2012

Risvegli

Il cambio delle stagioni, la primavera che arriva, i profumi nell'aria dolce... Poi l'estate: la luce e il calore! Trovare una pausa dall'afa nella frescura d'inizio giornata... Svegliarsi presto, andare a comprare pane fragrante e odoroso appena sfornato da una panettiera carina, sorella più giovane di una ridente donna che anche ti adora... La promessa di un amore... L'imbarazzo della scelta!... Finire sotto una macchina per non esser riusciti ad aprire bene gli occhi!

Thursday 17 May 2012

Ferita aperta

Non ho il coraggio di guardare la ferita negli occhi; pensando però a quella carne vivida rossa esposta all'aria capisco che anche quella cosa è Nicola, anche quella cosa sono io...

Chi sono io? Un corpo che parla? Carne che urla?? Un pazzo che entra all'improvviso in un negozio e sbraita e dice qualcosa di incomprensibile; abbandoanare il negozio per seguire quel pazzo... Iniziando con esitazione e poi farsi coraggio e proseguire... A un certo punto dell'avventura chiedersi se si sta facendo la cosa giusta - non sarà mica una truffa? Ma qualcuno non dovrebbe chiamare la polizia? - e un attimo dopo essere sbalorditi per aver dimenticato il negozio; impulso subito di tornare indietro, ma quindi chiedersi che senso abbia il negozio, la vita fino a quel punto, le cambiali da pagare, se non valga la pena seguire il pazzo per cambiare, per mollare uno strafaccione al destino, a se stessi...

Tavli all'italiana


Sunday 6 May 2012

Causa ed effetto

La sensazione di dover necessariamente e assolutamente fare qualcosa, senza sapere però bene cosa...

L'orizzonte che si stringe intorno a noi, fino a quando solamente il confine di noi stessi c'è ancora e, oltre, niente altro; vediamo allora noi stessi da vicino, come un neo o un pelo sul braccio con la lente d'ingrandimento; i rapporti tra le cose cambiano e ci chiediamo che senso abbiano più queste ultime...

A volte bisogna essere in grado di sostenere il proprio orizzonte da soli, ma fino a quando si può resistere sotto una pressione esterna avversa? Certo, dipende dall'intensità di questa pressione; quando diventa troppo forte, cediamo, la pressione esterna si trasforma in interna, e siccome non possiamo essere avversi a noi stessi per principio dell'essere, ci uniamo al flusso distruttivo da essa originato!
E poi? E poi niente, è semplicemente successo qualcosa d'irreparabile, di irreversibile, piccolo o grande o che sia (il tempo che non cambia verso)...

~~~o~~~

Stiamo sprecando il nostro tempo? Neanche le parole hanno più un senso... Allora si ritorna ai fatti: sorrisi, scuse, strette di mano, baci, abbracci: gesti antichi... Ci affidiamo ad essi facendo scomparire la nostra identità... Futuri gesti antichi saranno scrivere un'email a una vecchia amica... Gesti antichi come codice culturale (come ancora di salvataggio - o come condanna definitva!), gesti antichi come quelli che in media la popolazione adulta (e non)... Patrimonio di sotto-gesti antichi... Innamorarsi di qualcuno che abbia, come propri, gesti antichi buffi, dolci...

Ascoltare una vecchia canzone che ci piace tanto è anche un gesto antico, come fumare un'altra sigaretta: "Suonala ancora Sam"...

Legarsi, legare la propria identità alla conquista intellettuale di aver capito di non avere un'identità, come costruire un tempio su di una roccia a picco sul mare...

Fisici gesti antichi contro identità-eredità culturale... E la televisione in tutto questo? Scoperta di nuove dimensioni! Ma in quante cavolo di dimensioni viviamo, si può sapere? Cioè, voglio dire, si può continuare ad aggiungere nuove dimensioni su dimensioni? 
[ - (forse con la crescita logaritmica...)
           - (???)                                 ]        
         Alla fine anche il concetto stesso di dimensione perde significato... Dimensioni ridimensionate! Scale riscalate!! Misure rimisurate!!! Forse metri storti e piegati pure, curve frattali, frazioni irrazionali, dipinti concettuali!

Sulla tela della vita che non c'è

Thursday 3 May 2012

May 1 in Athens

This is the chronicle of a May 1 in Athens. 
A May 1 with the crisis. Economic crisis, but maybe even some more...

We decide not to take the metro - we would have no chance to observe the city - so we leave home heading to Syntagma first: today a big demonstration is planned and my father, with his past in the Trade Union, is of corse curios to see it.


After all the protests and fights of the preceding months, the Parliament is in stand-by mode; elections are going to take place in less than a week and, as Panos pointed out, it makes no sense to take to the streets, no Government being there... Anyway Gigi finds out something to criticize: the palace of the Parliament is imponent, without, however, missing to be harmonious: the proportion of the measures is there - after all we are in Greece! "The rolling shutter shouldn't be there though, in a palace like this!" I think it over and somehow I sense my father is completely right, even tough I cannot explicitly put it out why.

Anyway, since the demonstration is going to take place in the evening, at 10 p.m, nobody's around and we enjoy being in the middle of the big way where usually it would be impossible to cross, a pleasure similar to the one felt as if one would let his or her own completely naked body be watched by somebody and pretend not to be aware of it.


After not buying the International Herald Tribune - the edition of May 1 is gonna be there only tomorrow after all - we start our quest of the stop of the bus 140 to complete our travel to Mikrolimano, one of the harbour of Piraeus.

After leaving the rock of the Akropoli on our right,

  
it's the turn of the temple of Zeus, whose stoic columns play peekaboo with us


(looming from over that wall, it looks like they also didn't get good information about the demonstration and came to the right place at the wrong time!).

Finally we find a bus 140 stop...