Ho fatto scoppiare una
bomba. Dico sul serio, non è uno scherzo: ho preso due due,
li ho sommati e poi ho chiuso gli occhi forte forte e mi son tappato
le orecchie nell'attesa di vedere quanto facessero. "Bum"
ha fatto dopo alcuni istanti, anche se non so bene di preciso quanto
tempo sia trascorso... È stata un'attesa estenuante. Io ho fatto in
tempo ad accucciarmi dietro la scrivania - per fortuna che ero solo
in casa! A pensarci bene adesso, a mente fredda, le incertezze sono
state immani, il mio stare lì ad aspettare, senza avere alcuna idea
precisa di che cosa sarebbe accaduto, orribile, penoso.
Il risultato del mio
esperimento era lì, ma io ero ancora troppo confuso per realizzare
cosa fosse successo, per rendermi conto del significato della sua
presenza. Poi ho fatto mente locale e le cose son tornate lentamente
a vestire i loro significati normali. Ripensandoci ora, ho corso un
pericolo enorme, voglio dire, la probabilità che qualcosa andasse
storto non era nulla, anzi, era piuttosto significativa... E voglio
dire, mettersi gratuitamente, così, su due piedi, in mano a un
pericolo del genere: ma chi me l'ha fatto fare? Io sono pazzo!
C'avevo tutto quanto da perdere e nulla da guadagnare! Nulla!! ... O
forse qualcosa sì? Un cinque forse, o anche un cinque e mezzo sarebbe andato bene:
immaginatevelo lì, un risultato diverso da quattro! Che meraviglia che sarebbe stata!! ... Poi però mi son chiesto: "Ma
chi ci avrebbe creduto?" Come avrei fatto a dimostrare che era successo? In che modo avrei potuto garantire che quello che avrei affermato con tanta foga, con tanta eccitazione, incredulo me stesso, era accaduto davvero? Allora ho capito che è andata meglio
così, accontentarsi che nella realtà due più due
faccia sempre quattro,
lasciando la libertà a certi prodigi di accadere soltanto nei
sogni!
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