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Tuesday 28 August 2012

Una gravidanza "spinosa"

È vero che noi uomini, a differenza delle donne, non possiamo portare un'altra vita dentro di noi; però siamo legati, altrettanto a causa della nostra natura, al seguente dilemma: ràdere o lasciare la barba? Due sono in noi dunque sempre! Ma quale sono io veramente? Quello senza barba, più giovane, più fresco, i bei lineamenti orientaleggianti in vista, come piace a mamma (forse perchè così si assomiglia di più al suo bambino) e a una metà delle donne (anche se poi alcune ammettono che comunque stai bene anche con la barba, purchè non sia troppo lunga), oppure con la barba, folta, scura, con qualche riflesso di rosso, soprattutto nelle basette e sulle guance, acquistando così un piglio statuario, più sicuro di sè, sì, con la barba come piace all'altra metà delle donne, le quali però non te lo diranno mai, ma te lo fanno capire senz'altro, che senza stai male?

Ieri ho scritto. Con la penna intendo! Sentivo l'odore dell'inchiostro e dopo un po' la mano mi doleva... Ho ripensato agli anni del liceo, a quando dovevamo scrivere i temi in classe, che a me - io che poi ho studiato una materia scientifica - piacevano tanto, sia quelli di letteratura, Leopardi, Petrarca, che quelli di attualità, come oggi si direbbe, anche se non sono sicuro che anche allora si usasse questo termine... Al liceo portavo la barba - l'avevo appena scoperta! Un dono fresco, appena regalato... All'arrivo della novità non si nota l'ambiguità, ma quando gli anni passano, e passano periodi lunghi mesi, anni, in cui si porta la barba, e periodi altrettanto lunghi in cui non, allora si capisce di non sapere più chi si è, se quello giovane con la barba o quello adulto senza!

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